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Perché si parla di Intelligenza Artificiale e cosa stiamo facendo in Italia?

L’Intelligenza Artificiale comprende una vasta serie di temi e discipline il cui obiettivo è la scrittura di algoritmi specifici in grado di riprodurre, tramite l’elaborazione di enormi quantità di dati, alcune funzioni della nostra mente. (Ne abbiamo parlato nel dettaglio qui )

Perché proprio ora questa attenzione rivolta all’AI?

Il recente sviluppo dell’AI si è avuto sia grazie alla disponibilità di grandi quantità di dati sia alla possibilità di elaborarli a costi molto bassi e in tempi rapidi. Innovazioni algoritmiche e investimenti infrastrutturali, dunque, hanno giocato un ruolo fondamentale per questa riduzione delle tempistiche.

La grande evoluzione dell’Intelligenza artificiale ha subito un’accelerazione grazie a

  • Aumento della capacità computazionale, in particolare ottenuta grazie alle GPU (Graphics Processing Unit), processori in grado di svolgere una grandissima quantità di operazioni in parallelo.
  • Sviluppo di nuove tecnologie di Machine Learning (apprendimento automatico) basate su reti neurali che simulano in modo discreto il funzionamento del cervello.
Il potenziale dell’IA e le politiche mondiali

La diffusione dell’IA implica una possibile discontinuità nelle modalità con cui interagiamo tra esseri umani, tra esseri umani e macchine, ma anche nel modo in cui consumiamo le risorse del nostro pianeta, tanto da condizionare la percezione della qualità della vita.

Molti dei principali governi mondiali si stanno attivando per la pubblicazione di piani nazionali per la promozione dello sviluppo e uso dell’Intelligenza Artificiale (Cina, Regno Unito, Francia, Finlandia, Canada, Giappone, India, Turchia,…).
Doveroso sottolineare, però, che solo pochi di questi piani si sono attualmente evoluti in concrete strategie nazionali (come in Cina e in Francia): la gran parte degli altri paesi sono rimasti a livello di linee guida.

L’Unione Europea, nel dicembre del 2018 ha pubblicato il Piano Coordinato sull’intelligenza Artificiale con cui ambisce a diventare una regione leader mondiale per lo sviluppo e la diffusione dell’Intelligenza Artificiale. Temi fondamentali secondo questa strategia sono l’eticità, la sicurezza e l’approccio umano-centrico.

E in Italia?

In Italia stiamo giungendo alla stesura definitiva della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale elaborata dal Ministero dello Sviluppo economico con il supporto del gruppo di esperti che erano stati incaricati di redigere il piano. Fino al 13 settembre sono aperte le consultazioni pubbliche della strategia (pubblicata nel luglio 2019) grazie a cui potranno essere presentate nella specifica sezione per la consultazione osservazioni, suggerimenti e spunti di approfondimento per ciascuno dei nove obiettivi della Strategia nazionale, sia di carattere tecnico che formale.

Attualmente la strategia italiana per l’intelligenza artificiale si concentra principalmente sulle tematiche legate all’educazione, alle competenze e all’apprendimento permanente.

L’obiettivo è rendere competitiva e rilevante l’Italia nel contesto europeo e globale e quindi risulta importante investire nello sviluppo delle competenze digitali, cognitive e socio-comportamentali avanzate, per accrescere il capitale umano e avere ricadute positive sulla produttività e sulle nuove sfide poste dal progresso.

 

 

 

 

Fonti:
The Age of Exponential Technologies Changes – The Europe House Ambrosetti
FASI -Founding Aid strategies Investment
MISE

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