di Roberto Siagri*
Cosa serve oggi a un’azienda per dominare il mercato, senza esserne dominata? Sicuramente, come in passato, servono le persone giuste, nel momento e al posto giusto. È fondamentale la capacità di interpretare il presente e anticipare il futuro. Oggi più che mai, serve trasformare i modelli di business attraverso una strategia focalizzata sui dati, così da superare la vendita dei prodotti per entrare nel mondo dei servizi ad essa collegati.
Siamo in un momento di passaggio: dall’era dell’economia del tangibile, che sta mostrando grandi limiti di crescita e sostenibilità, ci stiamo spostando verso l’era dell’economia dell’intangibile, pilotata dalla digitalizzazione.
E se il digitale ci permette già di fare grandi cose, non dobbiamo dimenticarci che questo sarà anche il secolo dell’utilizzo della meccanica quantistica in campo industriale. Presto le tecnologie quantistiche raggiungeranno un livello di industrializzazione tale da renderle idonee per impieghi pratici e quotidiani. La combinazione di tecnologie digitali e di dispositivi che sfruttano la meccanica quantistica potranno portare allo sviluppo di un’economia intrinsecamente sostenibile. Ciò conferma quanto scriveva Orio Giarini, nel libro “I limiti alla certezza” a commento del libro del Club di Roma “I limiti alla crescita”: non è la fine della crescita economica in quanto tale, ma i limiti ad un certo tipo di crescita.
I cambi nei modelli di business introdotti dal digitale e l’ulteriore riduzione di sprechi e consumi che le tecnologie quantistiche porteranno nel mondo industriale potranno garantire una crescita economica senza limiti. La produzione digitale abbinata a quella quantistica porterà un’enormità di benefici: si potrà fare sempre di più con sempre meno materia, energia, spazio e tempo. L’aveva già detto Richard Feynman 60 anni fa: “c’è tanto spazio nel molto piccolo”.
Una nuova frontiera si avvicina, quindi, ma richiede importanti investimenti e un coinvolgimento diretto delle imprese. C’è bisogno di competenze, infrastrutture e persone che lavorino in un sistema, come quello della piattaforma regionale IP4FVG, in grado di capitalizzare idee e investimenti per portare i benefici delle tecnologie digitali al territorio. L’Austria lo sta già facendo con l’adozione di un modello di collaborazione, in Carinzia si chiama “Silicon Austria Labs”, che gestisce importanti risorse a supporto della ricerca industriale.
In conclusione, cosa serve a una impresa oggi per essere competitiva? Nel breve periodo, sarà necessario fare sistema per attrare nuove competenze e nuovi talenti e creare, così, le condizioni per cogliere le opportunità dell’era dell’intangibile, introducendo nuovi modelli di business come la servitization. Nel medio periodo, invece, le imprese dovranno prestare attenzione agli ulteriori e imminenti sviluppi delle tecnologie digitali e quantistiche che si concretizzeranno nel prossimo decennio.
*Presidente Carnia Industrial Park