Il comparto dell’intelligenza artificiale è un mercato che ha visto una delle maggiori espansioni avvenute negli ultimi anni: si parla di un tasso di crescita del +36,6% annuo fino al 2025.
Linfa vitale di tutte le tecnologie che usano l’AI sono i dati. Sebbene i dati siano spesso già a disposizione delle aziende, esse altrettanto spesso faticano ad aggregarli e utilizzarli in modo efficace.
Il sovraccarico di dati non è un problema che tocca l’AI. L’Intelligenza Artificiale, infatti, ha la capacità distintiva di processare enormi quantità di dati e l’accuratezza dei risultati prodotti cresce al crescere della quantità di dati disponibili: di fatto, quindi, la domanda di dati è in continua e costante crescita.
I dati sono una fonte di valore inestimabile a disposizione delle aziende; proprio per questo va posta grande attenzione sul loro utilizzo in modo strategico e mirato. Nel caso, ad esempio, di un’analisi predittiva sulla propensione dei clienti all’acquisto di un prodotto o servizio, informazioni basate su database storici o sull’utilizzo in tempo reale di prodotti simili hanno una rilevanza incomparabile rispetto a dati generici. Le informazioni, quando sono rilevanti e pertinenti, possono restituire panoramiche molto dettagliate e supportare la risoluzione di quesiti strategici per il business.
Produrre dati non ne garantisce la facilità di gestione e interpretazione. Un problema riscontrato nelle aziende è, infatti, l’accesso ai dati interni: questi possono appartenere a diversi dipartimenti o sistemi, avere livelli di sicurezza differenti o derivare da applicazioni in uso appartenenti ad aziende terze.
Un passo chiave per risolvere il problema è svolgere un data-audit interno per capire quale tipologia di dati sono prodotti e la loro localizzazione all’interno dell’azienda. Il secondo step è quello di lavorare a stretto contatto con i vari dipartimenti e le business unit, per ottenere con maggior facilità l’accesso ai dati.
I dati provenienti dall’azienda sono i più appropriati per affrontare un problema specifico. Esiste però una possibile criticità: la quantità di dati prodotta è sufficiente per risolverlo? Entrano qui in gioco i dati esterni. In questo caso diventa importante saper identificare quelli maggiormente rilevanti per l’azienda e il business, così da ottenere un concreto supplemento alle informazioni a disposizione.
Non va dimenticato, inoltre, che le sole informazioni esterne possono essere risolutive per argomenti di carattere universale, come ad esempio lo studio delle abitudini d’acquisto di consumatori generici.
Aggregare i dati, qualunque sia la loro fonte, e analizzarli implica delle importanti sfide per l’azienda, tra cui:
Per un’azienda la conoscenza deriva sia da dati interni che da fonti esterne. Il miglior modo per accedere a questa sempre più necessaria conoscenza è considerare la tipologia di dati di cui abbiamo esigenza, capire dove cercarli, come ottenerli e come costruire il modello adatto ad analizzare la business question.
La linfa vitale dell’Intelligenza artificiale diventa la fonte per ottenere business insight necessari a far crescere la propria azienda.
Nell’ambito di IP4FVG, il nodo di Udine è dedicato all’intelligenza artificiale e alla data analytics.
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