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La nuova strategia di specializzazione intelligente della Regione e il ruolo di IP4FVG

di Ketty Segatti*

Nato nel 2018 per proiettare il tessuto economico verso nuove frontiere di competitività, IP4FVG ha precorso i tempi costruendo un ponte virtuale tra ricerca e mercato del lavoro. Sospinto da una pronunciata e, per molti versi, avanguardistica vocazione alla digitalizzazione, il Digital Innovation Hub del Friuli Venezia Giulia si è posto, sin da subito, l’obiettivo strategico di promuovere la trasformazione digitale delle imprese, abbattendo la barriera di diffidenza che divideva il mondo della ricerca e quello dell’industria e mettendo, finalmente, in rete due ambiti che spesso, con fatica, esplorano il terreno della loro complementarietà.

Con l’avvio delle attività dei living lab, IP4FVG si è consolidato a livello regionale avviando un percorso di crescita e maturazione verso un solido posizionamento come modello di European Digital Innovation Hub (EDIH).

In particolare, mi preme porre l’accento sul ruolo strategico della digitalizzazione come elemento imprescindibile per soddisfare il criterio del cosiddetto superamento dei colli di bottiglia previsto dalla strategia di specializzazione intelligente (S3) nella nuova programmazione 2021-27: IP4FVG costituisce un modello prezioso per supportare le imprese nel processo di digitalizzazione.

La nuova strategia di specializzazione intelligente del Friuli Venezia Giulia – approvata con delibera di giunta regionale n. 990 del 25 giugno 2021 – delinea  una vision caratterizzata da “un tessuto produttivo trasformato: più innovativo, resiliente e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale” e individua cinque aree di specializzazione regionali: Area Transizione energetica, economia circolare e sostenibilità ambientale, Area  Fabbrica Intelligente e Sviluppo Sostenibile delle filiere del Made in Italy,  Area Tecnologie marittime – Sustainable Waterborne Mobility and its land connections, Area Salute, Qualità della vita, Agroalimentare e Bioeconomia e  Area Cultural heritage, design, industria della creatività, turismo. Per dare attuazione alla strategia, è necessario creare un ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Centrale, in questo processo, è trasferire le conquiste tecnologiche al tessuto socio-economico: IP4FVG è uno degli strumenti deputati a tramutare le potenzialità della S3 in azioni, attività e fatti per le imprese. In particolare IP4FVG intende alimentare i living lab dei nodi di IP4FVG anche attraverso proof of concept provenienti dai settori trainanti per il territorio regionali coerenti alle aree di specializzazione della S3. Tra i vari ambiti tematici, a titolo non esaustivo, continua l’interesse verso smart building, ambiente ed economia circolare, additive manufacturing e agrifood. I temi potranno essere aggiornati con l’evolversi della strategia regionale di specializzazione intelligente.

Tra i punti di forza del progetto IP4FVG, il principio del “test before invest”: il DIH mette a disposizione infrastrutture dimostrative open access (living lab) sulle tecnologie digitali e supporta i processi di trasformazione digitale delle imprese con servizi altamente specializzati anche lato business development. Inoltre, assicura assessment “digital readiness”, scouting di potenziali esperti e/o fornitori di tecnologie abilitanti, analisi stato dell’arte tecnologico, proof of concept su dati aziendali. Inoltre, IP4FVG garantisce formazione e aggiornamento tecnico per imprese, corsi di formazione e alta formazione su temi di interesse strategico per favorire la trasformazione digitale e, aggiungo, sviluppando percorsi di alternanza scuola – lavoro per le generazioni che si affacciano al mercato del lavoro nell’era di una ormai compiuta dimensione digitale.

Concludo con una considerazione di carattere generale. La digitalizzazione continuerà a spalancare nuovi scenari per la formazione e il lavoro. Per muoversi su un terreno tanto affascinante quanto non altrettanto prevedibile, l’apprendimento continuo è il compagno di viaggio nella nostra quotidianità per essere flessibili, aperti a nuovi modelli di sviluppo e consapevoli di quanto veloci e repentini sono i cambiamenti nel mondo che ci circonda. Abbiamo la possibilità di scegliere se subirli, assecondarli o, addirittura, contribuire a indirizzarli. Dipende da noi.

*Vicedirettore centrale della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia,
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia