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Donne e ICT: le nuove iniziative dell'Unione Europea

26 stati membri dell’Unione Europea più la Norvegia hanno firmato lo scorso aprile la dichiarazione “Women in Digital” per incoraggiare le donne a ricoprire un ruolo più attivo e di rilievo nel settore delle tecnologie e del digitale.

Le donne costituiscono il 52% della popolazione europea: tra queste solo il 15% ha un’occupazione collegata al settore dell’ICT. Secondo i dati riportati dalla Commissione Europea solo un sesto sul totale degli specialisti del settore sono donne, e costituiscono un terzo del totale dei laureati in una delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

Anche in Italia i numeri relativi alle donne nell’ICT sono molto bassi: le ICT specialist costituiscono l’1% del totale dei lavoratori e la percentuale delle donne che hanno conseguito una laurea STEM corrisponde all’1,2% dei laureati tra i 20 e i 29 anni. ( QUI il quadro di valutazione completo per ogni paese EU)

La ridotta partecipazione delle donne nella digital economy ha radici profonde, che variano da paese a paese, ma per cui si possono individuare alcune cause comuni che vanno dai pregiudizi di genere ai costrutti socio-culturali che spesso dissuadono, nelle diverse fasi della vita, le donne ad intraprendere studi e carriera nel settore STEM.

 

Per maggiori informazioni sulle attività e le iniziative promosse dall’UE consulta la pagina: Women in digital.

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