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Quale ruolo per i professionisti nella transizione digitale del paese?

La digitalizzazione dell’Italia non può prescindere dal pieno coinvolgimento del suo tessuto professionale, che supporta quotidianamente il funzionamento e lo sviluppo del nostro Paese. Lo dice il rapporto “I nuovi paradigmi del mondo delle professioni nella transizione digitale”, realizzato per Confprofessioni da The European House – Ambrosetti e presentato a Roma il 28 giugno 2022.

Dal report emerge chiaro che la digitalizzazione delle professioni può essere uno strumento di straordinaria importanza per incrementare la produttività, la crescita e la modernizzazione (e quindi la digitalizzazione) dell’Italia intera. In particolar modo in quegli ambiti in cui la Pubblica Amministrazione opera in stretta connessione con il mondo professionale è importante puntare, secondo il report, a una sincronizzazione dello sviluppo delle due realtà “soprattutto in termini di adozione dei processi in grado di velocizzare e migliorare la qualità delle prestazione con il supporto delle nuove tecnologie digitali”.

Alla luce della trasformazione digitale che già sta coinvolgendo il nostro paese, il report parte dall’analisi delle nuove tendenze evolutive del sistema delle professioni e i cambiamenti intervenuti nella gestione dell’attività per arrivare a tutte le opportunità e vantaggi che la digitalizzazione può offrire a professionisti e clienti, privati e aziende più o meno grandi: dalla nascita di nuovi modelli di aggregazione tra professionisti sempre più multidisciplinari, all’evoluzione verso una relazione con il cliente sempre più continuativa grazie alle interfacce digitali, dalla gestione in tempo reale dei processi lungo ogni fase del customer journey, fino alla nuova identità del professionista come soggetto economico creatore di valore nel mercato concorrenziale.

Per i professionisti, che ricoprono il ruolo di intermediario nel dialogo quotidiano tra imprese e pubblica amministrazione, lo svolgimento delle pratiche attraverso metodi e sistemi tipici della digitalizzazione, renderà quest’ultima non solo uno strumento di miglioramento, snellimento e maggior efficacia lavorativa, ma anche una vera e propria opportunità per fornire a cliente/azienda prestazioni professionali ad alto valore aggiunto: basti pensare, ad esempio, alla valorizzazione e gestione dei dati e delle informazioni già attualmente rilevate e presenti nei database, ma non ancora sufficientemente razionalizzate e valorizzate per i clienti finali.

Malgrado gli sforzi prodotti da numerosi attori del rinnovamento, l’Italia è ancora in ritardo sulla corsa alla digitalizzazione, e solo la sinergia tra le libere professioni, la pubblica amministrazione e il tessuto produttivo potranno portare la transizione digitale ai livelli competitivi in Europa e nel mondo.

Per leggere il report completo: Scarica il pdf
Per leggere l’executive summary: Scarica il pdf 

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