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Il futuro dell’edilizia? Tra digitalizzazione e sostenibilità

Sono quattro i possibili scenari dell’edilizia 2040 che ha individuato il Laboratorio dell’Immaginazione delle Costruzioni Future – LICoF, il percorso innovativo avviato nel settembre 2021, nell’ambito delle attività di Cantiere 4.0 di IP4FVG, su iniziativa di Ance FVG e Area Science Park, per indagare il futuro del settore edile attraverso la contaminazione tra il mondo delle costruzioni, quello della scienza e dell’innovazione.

Professionisti, costruttori, creativi, rappresentanti del mondo della cultura e della scienza che operano su tutto il territorio nazionale si sono confrontati per circa dodici mesi, applicando per la prima volta i metodi della previsione sociale e dei sistemi anticipanti al settore delle costruzioni per studiare gli impatti della “digital age” sui possibili futuri modelli di business.

“Abbiamo avviato un processo di studio e analisi con lo scopo di ampliare lo sguardo sui futuri dell’edilizia e preparare gli operatori delle costruzioni alle diverse possibili alternative” spiega Fabio Millevoi, Direttore di ANCE FVG e coordinatore di LICoF.

Il team di ricerca composto da circa 30 professionisti, coadiuvato da Carla Broccardo, avvocata e futurista e dall’ingegnere Francesco Mazza, business development manager di MOOG inc, ha lavorato individuando quattro possibili contesti futuri alternativi descrivendo i probabili effetti e conseguenze.

“Abbiamo scelto la casa come simbolo del settore edile e la sua possibile evoluzione per raccontare gli scenari futuri” continua Millevoi che aggiunge “dalle nostre analisi si evince che non ci sono certezze sulla direzione che il settore prenderà in merito al modello di sviluppo, ovvero sul fronte della sostenibilità del processo produttivo, né in merito alla sua digitalizzazione . L’edilizia ha qualche problema con il cambiamento, inutile negarlo. Lo scontro-incontro tra tradizione e innovazione, tra pratiche edilizie consolidate e sistemi di costruzione più recenti che caratterizza il mercato edile deve fare anche i conti con il pregiudizio comune prima di affermarsi”.

Si è passati, dopo un processo di analisi del materiale raccolto, a una fase di sottrazione per identificare e classificare i fattori di influenza dell’evoluzione del settore delle costruzioni per capire, in anticipo e con una visione di lungo periodo, cosa potrebbe succedere. Immaginando sorprese, novità, punti di rottura e discontinuità con il passato “pensando l’impensabile” si è giunti ad individuare i 4 scenari possibili, unitamente alle quattro case simbolo”.

L’executive summary della ricerca è stato presentato il 9 settembre 2022 in occasione dell’incontro di presentazione che si è svolto nella cornice del Castello di Miramare a Trieste.

I quattro scenari

La casa bunker. Nel primo scenario individuato la trasformazione dell’economia verso una maggiore sostenibilità non ci sarà; il settore delle costruzioni continuerà a incontrare difficoltà, riconoscendo significativi guadagni di produttività che può derivare dalle applicazioni della digitalizzazione. La casa Bunker è la casa simbolo: una fortificazione per difendersi da una città disordinata e pericolosa.

La casa nido. Saranno solo alcune le imprese in grado di adoperare le nuove tecnologie a loro vantaggio ma con scarsa attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale; è questo il secondo scenario ipotizzato rappresentato dalla casa nido, “vaccino” per contrastare la possibile pandemia sanitaria e sociale del 2040: l’inutilità di molti di noi.

La casa bicicletta. Nel terzo scenario, l’attenzione verso il cambiamento climatico e demografico guiderà la pianificazione urbana verso una ripresa green e inclusiva. Vivremo nelle case “bicicletta”, macchine perfette. Lo diceva Enzo Ferrari, perché hanno in sé tutto. Non consumano, non inquinano e mettono in relazione le persone con l’ambiente.

La casa shuttle. I modelli di business disruptive trasformeranno, nel quarto scenario ipotizzato, l’edilizia nel motore dell’economia circolare e la nostra dimora sarà la casa shuttle, una casa con una sua vitalità e intelligenza.

 

La sfida futura

Una volta analizzati gli scenari, il gruppo del percorso LICoF ha individuato degli assi decisionali per consentire a imprenditori e operatori del settore di tradurre in azioni quanto analizzato e indirizzare, quindi, le scelte verso lo scenario desiderabile, avvalendosi del supporto dell’innovazione tecnologica e della conoscenza scientifica.

“Quello sviluppato dal percorso LICoF è uno sguardo sul futuro delle città e delle infrastrutture fondato sulla realtà o sull’estrema plausibilità della tecnologia e delle soluzioni offerte dall’innovazione. Un modo nuovo di osservare il presente che, auspicabilmente, potrà essere un ulteriore strumento utile allo sviluppo del mondo imprenditoriale” sottolinea la Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo.

Scarica qui l’executive summary dello studio (lo studio completo verrà pubblicato a fine ottobre).

 

 

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