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L’ecosistema del calcolo scientifico e dei dati per la crescita del territorio

di Gianluigi Rozza, Professore di analisi numerica – SISSA di Trieste

 

Dal clima alla geofisica, dalla farmaceutica alla genetica, dall’industria alla medicina, alle infrastrutture: sono molteplici le possibilità di applicazione del supercalcolo per la ricerca, le imprese e per la società.

Tutto questo è disponibile grazie a Leonardo, il supercomputer classificato al quarto posto nella lista Top 500 dei calcolatori più veloci al mondo, ospitato presso il Tecnopolo di Bologna, e inaugurato a fine novembre 2022.  Si tratta di un’infrastruttura di grande respiro europeo che garantisce all’Italia un futuro prospero per gli sviluppi inerenti al supercalcolo, la scienza dei dati, l’intelligenza artificiale e più in generale la digitalizzazione dei processi, dei servizi e dei prodotti.

Il 50 per cento della potenza di calcolo generata da Leonardo sarà infatti a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane, ovviamente anche con progetti congiunti con il mondo industriale, dalla grande impresa alle start-up, fino alle piccole imprese, mentre il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei.

Il progetto, gestito da CINECA e sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Europa, conta numerosi sono i partner, tra cui anche la SISSA di Trieste, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Il ruolo della SISSA come partner fondatore del progetto Leonardo, con una consolidata esperienza internazionale nella simulazione numerica in scienza dei materiali, matematica applicata, astrofisica e fisica e chimica dei sistemi biologici, di fatto rappresenta un’importante opportunità anche per il territorio regionale.  Infatti, a rafforzare il ruolo centrale del supercalcolo in Friuli Venezia-Giulia e nel Triveneto si aggiunge la partecipazione della SISSA, in ambito PNRR, al centro nazionale sul calcolo ad alte prestazioni, la cui inaugurazione è avvenuta dopo solo due giorni quella di Leonardo, sempre a Bologna, che conta 10 “spoke” e una cinquantina di partner, tra cui il CNR, la SISSA, l’Università di Trieste e importanti aziende, tra cui Fincantieri.

A costituire un vero e proprio ecosistema intorno al calcolo scientifico sono anche le tante iniziative diversificate nella formazione: il master professionalizzante in HPC (di SISSA e ICTP), la laurea in data science e calcolo scientifico (promossa da Università di Trieste, Università di Udine e SISSA), nuovi dottorati, tra cui quello in data science organizzato dalla SISSA, il nuovo istituto di data science e intelligenza artificiale realizzato con Generali, che vede la partecipazione di SISSA con ICTP, Università di Udine, Università di Trieste e MIB-Trieste School of Management.

Oltre all’ecosistema della ricerca e della formazione, altro elemento che si aggiunge è quello dell’innovazione, essenziale per la crescita del territorio che fa leva sulla valorizzazione della ricerca e al trasferimento tecnologico e della conoscenza.

Vorrei a questo scopo citare almeno due iniziative del Triveneto che completano l’offerta e le attività già in essere grazie a IP4FVG e ne ampliano i campi di interesse. La prima iniziativa è il centro di competenza per Industria 4.0 SMACT, coinvolto nella cabina di regia di IP4FVG, che vede la partecipazione di Area Science Park e LEF, oltre alle università e alle grandi imprese della regione FVG (Wartsila, Danieli, Electrolux, Brovedani). SMACT sta attualmente completando la realizzazione di una Live Demo regionale (Odyssea) distribuita sul territorio e dedicata ai digital twin di processo o di prodotto.

La seconda iniziativa è iNEST, finanziata dal PNRR, ambito Ecosistemi dell’Innovazione, ha l’obiettivo di creare 3 “spoke” sul territorio regionale (uno per ogni università), dedicati a tematiche legate  all’industria, al territorio e alle sue infrastrutture, al mare, e,  ancora, alle tecnologie emergenti  in ambito calcolo, simulazione, dati, intelligenza artificiale e digitalizzazione, che stanno portando a un significativo piano di reclutamento di risorse addizionali per le università e a bandi a cascata per progetti di innovazione con le imprese, elemento al centro di questa iniziativa, che vuole garantire una sempre maggiore competitività al nostro territorio grazie alla valorizzazione della ricerca, tramutata in innovazione.

Come si evince il tema del calcolo, completato dalla scienza dei dati e dall’intelligenza artificiale costituisce un’importante struttura per lo sviluppo dei gemelli digitali in un paradigma dove l’integrazione tra modelli complessi e dati è cruciale.

L’auspicio è che tutte queste iniziative siano sfruttate appieno per garantire sviluppo, coesione, occupazione e competitività al territorio e che contribuiscano a consolidare un ecosistema dell’innovazione, che rafforzi il sistema scientifico e aumenti l’attrattività del territorio.

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