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Cantiere 4.0: facilitiamo l'adozione della cultura digitale nel settore edile

Ottimizzazione dei processi, miglioramento delle performance e risparmio di tempo e, soprattutto, di risorse economiche. Sono questi i principali benefici che l’adozione delle tecnologie digitali nella filiera delle costruzioni potrebbe apportare al settore. Secondo dati Istat, infatti, l’utilizzo della digitalizzazione nelle fasi di progettazione e costruzione di un’opera potrebbe produrre un risparmio annuale di oltre 20 miliardi di euro. Ma l’introduzione della cultura digitale nella filiera delle costruzioni non è immediata né semplice.

Per agevolare tale processo IP4FVG, il digital innovation hub regionale, unico e integrato, per la trasformazione digitale delle imprese del Friuli Venezia Giulia, ha avviato un nuovo filone di attività “Cantiere 4.0”. Nato da un’idea di Area Science Park, DITEDI – Cluster regionale delle imprese ICT, ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili e ANCI FVG – Associazione Regionale Comuni del Friuli Venezia Giulia, che hanno sottoscritto un protocollo di intesa, l’iniziativa è condivisa e promossa dai 23 partner di IP4FVG.

Cantiere 4.0 nasce con l’obiettivo di promuovere e coordinare momenti informativi e formativi per facilitare l’assorbimento della cultura digitale nel settore edile.

“Digitalizzazione e innovazione di processo sono le parole chiave di Cantiere 4.0, un percorso che abbiamo scelto di intraprendere nell’ambito del digital hub IP4FVG per rispondere alle esigenze di un settore che ha bisogno di adottare tecnologie avanzate che migliorino l’intera filiera delle costruzioni” spiega Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park, che aggiunge “Cantiere 4.0 investe su formazione e divulgazione della cultura digitale e sulla creazione di living lab, ovvero laboratori dimostrativi in cui le imprese e i professionisti possano sperimentare le più recenti tecnologie. Alcune delle quali sono già in fase di testing in Area Science Park”.

La prima iniziativa di “Cantiere 4.0” è un roadshow che parte oggi da Trieste e farà tappa a Udine e Pordenone, per poi concludersi nuovamente nel capoluogo giuliano. Si tratta di un percorso formativo focalizzato sul BIM – Building Information Modeling – metodologia di approccio al progetto e alla realizzazione di un’opera – dedicato a enti pubblici, imprese e professionisti – per introdurre la cultura digitale nel processo amministrativo, costruttivo e gestionale di edifici e infrastrutture pubbliche e private.

Il BIM – Building Information Modeling consente la piena integrazione tra la fase progettuale e quella esecutiva in un’ottica di ottimizzazione delle risorse (tempo e denaro). Grazie all’aggiornamento in tempo reale di tutte le tavole di progetto, in funzione delle varianti apportate, si riducono errori e si evitano successive correzioni che potrebbero far lievitare i costi e dilatare i tempi di realizzazione dell’opera.

I diversi aspetti dell’approccio BIM – dagli appalti all’utilizzo – saranno trattati nel corso del roadshow, che farà tappa a: Udine il 10 aprile, Pordenone il 14 maggio e Trieste il 6 giugno. Tutti gli incontri saranno tenuti da esperti del settore provenienti da tutta Italia.

“Il cambiamento culturale è la vera sfida che vedrà impegnate assieme, nei prossimi mesi e anni, amministrazioni pubbliche, professionisti e aziende del settore edile e imprese digitali all’interno del progetto Cantiere 4.0” ha dichiarato Mario Pezzetta, presidente di DITEDI e di ANCI FVG “Quando si parla di digitale, soprattutto all’interno della PA, si rischia di incontrare numerose resistenze perché il digitale cambia completamente i metodi di lavoro e le procedure a cui si è abituati. Invece, se applicato bene, apporta benefici enormi, e nel caso particolare della metodologia BIM ci sono benefici tangibili e risparmi notevoli”. Sul ruolo di DITEDI, Mario Pezzetta ha poi aggiunto “Il Cluster regionale delle imprese ICT avrà il compito di agevolare momenti di contatto e contaminazione, mettendo in condivisione le competenze digitali presenti all’interno del territorio regionale sia con le imprese edili che con il settore pubblico, favorendo così il processo di trasformazione digitale di cui tutto il comparto ha estremamente bisogno”.

“L’introduzione delle tecnologie digitali nell’intera filiera delle costruzioni aumenta l’efficienza e l’efficacia del lavoro” ha dichiarato Valerio Pontarolo, rappresentante dell’Ance “Ciò si traduce in una sostanziale riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione di un’opera, benefici tangibili non solo per le imprese, ma anche per il committente che riesce così, già in fase progettuale, a comprendere il risultato finale”.

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