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Cantiere 4.0: la digitalizzazione del settore edilizio

Il mondo dell’edilizia è, per tradizione, più restio ad adottare le tecnologie digitali. Eppure l’introduzione di software e nuove piattaforme nelle fasi di progettazione, costruzione e ristrutturazione di nuovi e vecchi edifici potrebbe ridurre in modo significativo la gestione futura di un’opera e aiutare gli operatori a valorizzare il patrimonio esistente.

Proprio per favorire l’adozione di tecnologie digitali nell’intera filiera delle costruzioni, sia nel settore privato che in quello pubblico, Area Science Park, ente nazionale di ricerca e innovazione, il Distretto delle Tecnologie Digitali FVG (Ditedi), l’Associazione Regionale Comuni del Friuli Venezia Giulia e l’Ance Pordenone Trieste hanno siglato un protocollo d’intesa per realizzare l’iniziativa Cantiere 4.0.

L’iniziativa rientra nelle attività di Industry Platform 4 FVG, la piattaforma regionale che riunisce 23 partner attivi nell’ambito dell’innovazione con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del territorio. Cantiere 4.0 è un progetto già avviato e che poi diventerà effettivo al cento per cento da gennaio, con la formazione degli addetti ai lavori.

“La digitalizzazione introdotta da Cantiere 4.0 – spiega Stefano Casaleggi, direttore generale Area Science Park – ci consente di spingere sull’acceleratore dell’innovazione in un settore come quello dell’edilizia storicamente più distante dalle nostre attività. Il punto di forza dell’iniziativa sta nel coinvolgere e integrare la componente privata (imprese,  professionisti, esperti nel campo delle tecnologie digitali) con quella pubblica, in prima linea i Comuni, aprendo la porta ad un recupero di efficienza e di produttività nei processi amministrativi, gestionali e costruttivi delle opere”.

“Un accordo necessario per avviare la sperimentazione nelle impresa e nei Comuni della nostra regione della quarta rivoluzione industriale – commenta Mario Pezzetta, presidente ANCI FVG – Con la regia di Area Science Park, con la volontà delle imprese dell’edilizia e dei Comuni, anche medio piccoli, di attivare da subito lo standard Bim (Building Information modeling) per la progettazione integrata e la realizzazione di opere pubbliche anche di basso importo economico. Anticipando così di qualche anno la normativa europea. Si tratta di una alleanza che è in grado di attivare da subito processi di formazione e di sperimentazione vincendo così le resistenze culturali al cambiamento. Sfida per i Comuni, serve un’adeguatezza amministrativa, una rete di stazioni appaltanti assistita”.

“Cantiere 4.0 – commenta Roberto Siagri, vice presidente Ditedi – Distretto delle Tecnologie Digitali FVG – ovvero avere la possibilità di avere un gemello digitale di un edificio. Un processo fattibile, anche per le aziende medio piccole e le pubbliche Amministrazioni, grazie anche al servizio messo a disposizione dalle circa 100 imprese a disposizione del Ditedi che possono aiutare a sviluppare un nuovo approccio che passi da carta alla digitalizzazione. Il tutto riducendo tempo, costi, in modo più trasparente e meritocratico”.

“Riduzione delle tempistiche del 30 per centro dei lavori pubblici, 20 per cento di costi minori, contenzioso ridotto al minimo, maggiore sicurezza, meno spreco di materiali, lavorando in rete: tutto questo non è più utopia – commenta Valerio Pontarolo, presidente del Polo Tecnologico di Pordenone e rappresentante di ANCE. Non stiamo inventando nulla, ma applicando metodi di lavoro già utilizzati nel mondo anche alle pubbliche amministrazioni. I risultati sono entusiasmanti e se il progetto verrà applicato saremo in grado di accelerare i tempi di realizzazione di una scuola, ma anche di una casa di riposo, evitando sprechi per le tasche dei cittadini e permettendo a consiglieri e cittadini di visualizzare già come l’edificio sarà realizzato”.

 

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