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Decreto aiuti, le misure per le imprese

Il Consiglio dei ministri martedì 3 maggio 2022 ha approvato il decreto aiuti per sostenere famiglie e imprese. Un’iniziativa con un ammontare complessivo pari a 14 miliardi di euro che introduce misure per limitare gli effetti della crisi in Ucraina.

Si tratta di una serie di interventi mirati per assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal conflitto, ma anche per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, e per assicurare produttività e attrazione degli investimenti.

Le azioni a favore delle imprese

Energia e crisi Ucraina

Sul tema dell’energia è stata rafforzata ed estesa al terzo trimestre la misura del credito d’imposta in favore delle imprese.

È stato inoltre approvato un pacchetto di misure dedicato alle imprese che avevano relazioni con l’Ucraina, Russia e Bielorussia, che risultano colpite sia in termini di mancate esportazioni sia sui riflessi dei costi d’acquisto.

Per il 2022 è stato istituito un fondo da 200 milioni di euro e le imprese beneficiare potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia. Le imprese beneficiarie devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019.

Fast track per investimenti e reshoring

A queste misure si aggiunge l’introduzione di un nuovo meccanismo di fast track per facilitare gli investimenti strategici in Italia. Come ricorda il ministro Giorgetti “Dobbiamo essere pronti ad accogliere quelli che sono investimenti strategici superando le lungaggini burocratiche che talvolta hanno sconsigliato di investire nel nostro paese”, soprattutto nei confronti delle imprese che decidono di tornare in Europa.

Procedure amministrative semplificate, dunque, per l’adozione di investimenti di rilievo strategico per il sistema produttivo nazionale di valore superiore ai 50 milioni di euro che consentono al Mise di procedere anche in sostituzione dell’amministrazione proponente.

Al contempo sono stati allocati 5 milioni di euro all’anno per favorire l’attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa. È prevista anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento.

Industria 4.0 e Formazione 4.0

All’interno del pacchetto di misure appena approvato sono stati rafforzati anche i crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 e per formazione 4.0.
Nello specifico per gli investimenti in beni materiali l’aliquota sale dal 20 al 50% fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.

Per rispondere alla carenza di competenze professionali adeguate ai processi di trasformazione tecnologica e digitale rinnovata attenzione è stata data anche alla formazione 4.0:  viene incrementata l’aliquota del credito d’imposta per la formazione, dal 50 al 70% per le piccole imprese e dal 40 al 50% per le medie imprese. Prevista una certificazione dei risultati conseguiti in termini di acquisizione e consolidamento delle competenze.

Fondo IPCEI e accise

Nel nuovo decreto viene rifinanziato il fondo IPCEI* di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute.

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato un nuovo decreto che ha prorogato fino all’8 luglio il taglio delle accise dei carburanti, estendendo l’intervento anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.

 

 

*Il Fondo IPCEI è lo strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo

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