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Il mercato dell'Intelligenza Artificiale cresce, nonostante la pandemia

L’Intelligenza Artificiale è uno dei pochi settori che hanno registrato una crescita di mercato nel 2020. Secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano l’anno appena concluso ha visto un deciso aumento dell’interesse sull’AI: si parla di un +15% di investimenti rispetto al 2019, per un mercato che ha raggiunto i 300mln di euro, rispetto ai 230mln dell’anno precedente.

Quali investimenti in AI

Secondo il report dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, la spesa dedicata ai progetti di Intelligenza Artificiale, nel 2020, fa riferimento principalmente a investimenti in software e algoritmi di ingestion, gestione e manipolazione dati (62% della spesa complessiva). Il restante 38% è da ricondurre a investimenti per servizi di integrazione e personalizzazione, consulenza e formazione.

Driver e barriere 

Dalla ricerca del Politecnico di Milano emerge che la disponibilità di un patrimonio informativo di dati da valorizzare rappresenta il primo tra i driver che spingono le imprese ad avviare progetti di AI (48%). Seguono la presenza di competenze di risorse interne (43%) e la maturità tecnologica dell’azienda (42%).

Tra principali barriere, invece, spiccano la restrizione del budget a disposizione (35%) delle aziende, specialmente nella prima parte dell’anno e in alcuni specifici settori (come quello manifatturiero), la mancanza di commitment sul tema da parte del top e middle management (34%) e un’organizzazione poco digitale e digitalizzata.

AI per grandi e medie imprese

Secondo quanto riportato dal campione analizzato, l’AI è presente nel 53% delle aziende italiane. Il dato racchiude, però, una marcata differenza di incidenza tra le imprese grandi imprese e quelle di medie dimensioni: il 61% delle grandi aziende ha avviato da tempo progettualità di AI, assieme a un lavoro approfondito sulla valorizzazione del dato e sullo sviluppo degli algoritmi, così come sugli aspetti organizzativi e culturali dell’azienda. Il dato decresce in maniera notevole quando si sposta il focus sulle imprese di medie dimensioni: solo il 21% ha attivato progetti di AI.
In quest’ottica fa ben sperare l’intenzione di avviare progetti di Intelligenza Artificiale nei prossimi due anni espressa dal 25% delle aziende intervistate.

Ottimismo e attenzione crescente

In Italia e in Europa l’Intelligenza Artificiale ha attirato un crescente interesse da parte delle istituzioni, in particolare negli ultimi 12 mesi: durante l’ultimo anno è stata, infatti, pubblicata la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale, sono state poste le basi per la nascita dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) e l’IA è stata citata nel piano europeo per la ripresa come una delle tecnologie chiave per il rilancio dell’economia e la trasformazione digitale. Un dato positivo, anche secondo Nicola Gatti, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Polimi: “La resilienza mostrata dal settore IA durante l’emergenza permette di guardare al 2021 con ottimismo, così come positivi sono gli sforzi a livello europeo per definire delle linee guida che regolamentino lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale”.

Il report completo è consultabile sul sito web Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

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