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Innovation manager: posticipati i termini per fruire del Voucher

Voucher per consulenza in innovazione rappresentano un’importante occasione per le PMI interessate ad avviare progetti di innovazione tecnologica o strategico-organizzativa, attraverso l’implementazione di tecnologie abilitanti o la riforma dei propri processi.

La misura prevista dal MISE all’interno del Piano Transizione 4.0 mette a disposizione contributi a fondo perduto per l’inserimento in azienda di figure manageriali, gli innovation manager, in grado di accompagnare l’impresa cliente lungo il suo percorso di trasformazione.

A causa delle difficoltà derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Decreto Direttoriale del 4 agosto 2020 ha prorogato al 20 dicembre 2021 il termine ultimo per l’invio al Ministero delle richieste di erogazione a saldo. Il Decreto, inoltre, ha rifinanziato la misura di 50 milioni di euro per l’anno 2021.

COME FUNZIONA E A CHI È RIVOLTO

Il contributo è riconosciuto, nella forma di voucher, per l’acquisto di consulenze specialistiche relative all’innovazione digitale dell’impresa. Possono partecipare al bando non solo le singole PMI, ma anche le reti di impresa operanti sul territorio nazionale, composte da un numero non inferiore a 3 aziende di micro, piccola o media dimensione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono soggette al contributo le spese sostenute a fronte di consulenze specialistiche rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

La consulenza deve essere finalizzata a definire e sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso l’applicazione di una o più tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale Impresa 4.0, individuate tra le seguenti:

  • Big Data & Analytics;
  • Cloud, fog e quantum computing;
  • Cyber security;
  • Integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • Simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • Prototipazione rapida;
  • Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Interfaccia uomo-macchina;
  • Manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • Internet delle cose e delle macchine;
  • Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • Programmi di digital editing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • Programmi di open innovation.

In alternativa, la consulenza richiesta può essere anche finalizzata al supporto di processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa.
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Complessivamente, a favore della misura sono stati stanziati 75 milioni di euro, equamente ripartiti in tre annualità: 2019, 2020, 2021. Con il D. L. 104/2020 si sono aggiunti 50 milioni di euro per l’anno 2021.

A seconda della tipologia di beneficiario, il Voucher copre diverse percentuali di rimborso:

  • Le micro e piccole imprese possono richiedere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40.000 euro;
  • Le medie imprese possono richiedere un contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25.000 euro;
  • Le reti di imprese possono richiedere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80.000 euro.

 

Informazioni più dettagliate riguardo alle modalità di presentazione della domanda sulla pagina ufficiale del MISE.

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