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Presentato il piano nazionale per l'innovazione

L’innovazione e la digitalizzazione devono far parte di una riforma strutturale dello Stato che promuova più democrazia, uguaglianza, etica, giustizia e inclusione e generi una crescita sostenibile nel rispetto dell’essere umano e del nostro pianeta.

Si apre così il Piano di azione ‘2025 Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese’ presentato ieri, 17 dicembre, dalla ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano.

La strategia “2025” è composta da 3 “sfide” principali che vedono coinvolto il nostro paese a cui rispondono venti azioni di innovazione e digitalizzazione.

La strategia di innovazione, si legge nel documento rilasciato dal Ministero, affonda le radici negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, che hanno consentito di individuare le tre sfide principali:

    • la digitalizzazione della società;
    • l’innovazione del Paese;
    • lo sviluppo sostenibile e etico della società nel suo complesso.

Dall’Identità digitale ai Sabati del futuro

Tra le prime 20 azioni elencate dal ministro nel Piano d’azione, alcune sono già note (come l’identità digitale e IO, l’app per i servizi pubblici) rivisitate e rivalorizzate affiancano altri progetti creativi, come i “Borghi del futuro” nei quali concentrare le tecnologie emergenti.

Ci sono poi i “Sabati del futuro” pensati per per avvicinare studenti e insegnanti delle scuole superiori alla tecnologia (dieci sabati all’anno dedicati all’aggiornamento sui settori più recenti della tecnologia e dell’innovazione) e che coinvolgeranno ricercatori e scienziati delle università, degli enti di ricerca e delle aziende tecnologiche.

Il diritto a innovare

Tra le 20 azioni troviamo un altro concetto già espresso dal ministro Pisano, il “Diritto di innovare”. Secondo l’indice 2019 pubblicato dalla Banca Mondiale l’Italia si trova al 51° posto tra i Paesi in cui è più facile fare impresa. Per questo il dodicesimo punto del Piano d’azione prevede azioni volte a “consentire la sperimentazione di innovazione di frontiera, disapplicando temporaneamente le norme vigenti qualora necessario. Se l’innovazione dimostra di avere un impatto sociale positivo sarà modificata o creata la norma che permetterà all’innovazione di diventare un prodotto o un servizio”.

Made.IT, dall’idea all’impresa innovativa

Secondo il Piano, aiutare gli innovatori a trasformare le loro idee in imprese è compito anche dello Stato. Da qui nasce l’idea del progetto “Made.IT”, un programma di accompagnamento e comunicazione per startup tecnologiche che nascono in Italia nel campo dell’intelligenza artificiale, cyber security,
robotica e mobilità autonoma e che verrà sviluppato in collaborazione con gli altri Ministeri competenti.

Cross-Tech hub Italia

Il progetto prevede la creazione, lo sviluppo e la crescita, attraverso partnership pubblico-privato, in coordinamento con gli altri Ministeri competenti, di hub tecnologici cross industries che rispettimo le eccellenze dei territori nei quali si insediano. Le principali tecnologie di riferimento sarann
intelligenza artificiale, cybersecurity, 5g mentre i settori saranno la mobilità autonoma e sostenibile e la robotica nonché i settori del made in ITaly (manifattura, turismo, food, moda, …)

 

Scarica qui il Piano 2025

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