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ScaleUp Lab: verso il pitch day di gennaio

Dopo la Summer School di settembre, che ha visto tra i docenti ospiti anche Alexander Osterwalder, 12 startup high e deep tech selezionate da Area Science Park continuano il percorso di capacity building nell’ambito del percorso Scale Up Lab, interamente finanziato da fondi PNRR grazie al progetto IP4FVG-EDIH. 
L’obiettivo? Arrivare pronte al pitch day di fine gennaio 2026, il momento decisivo in cui si presenteranno a una platea di investitori italiani e internazionali.
Come? Lavorando su tre direttrici chiave: business model resiliencyopen innovation e funding. 

1- Business model resiliency: ascoltare il mercato da subito  
Molte startup e spinoff universitari partono da solide competenze scientifiche e tecnologiche, ma rischiano di trascurare la validazione della proposta di valore e l’ascolto del mercato.
Il metodo proposto dallo ScaleUp Lab di Area Science Park assieme a Osterwalder, invece, insegna a testare da subito il modello di business, raccogliendo i feedback dei clienti in fase iniziale, in un processo di reiterazione (test-miglioramento-nuovo test, e così via) sviluppato in ottica de-risking. In questo modo, le startup imparano a evolvere in modo più rapido, consapevole e orientato al mercato. 
L’obiettivo è uno: costruire modelli resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di resistere agli shock esterni, una minaccia frequente in particolare nei settori high e deep tech. 

2- Open Innovation: accedere a competenze complementari grazie alle partnership 
Un altro pilastro del percorso è la cultura dell’open innovation, che permette alle startup di accelerare la crescita collaborando con corporate, università, fondazioni e altre tipologie di organizzazioni.
Per realtà di piccole dimensioni e fortemente specializzate, aprirsi alla co-innovazione è la chiave di volta: significa avere a disposizioni competenze complementari fondamentali – per esempio per testare il prodotto in contesti reali – altrimenti inaccessibili a una piccola realtà nascente. 
In questa fase, le startup affrontano sessioni di sensingseizing e reconfiguring, guidate da Lab11 — spinoff della Scuola Sant’Anna di Pisa — insieme agli esperti di Area Science Park, che seguono le aziende costantemente, nel day-by-day, con l’obiettivo di ricondurre le tre direttrici in un percorso unitario e organico.  

3- Funding e preparazione al pitch day: come fare colpo sull’investitore giusto 
Parallelamente, le startup stanno lavorando alla messa a punto del modello di business in ottica di raccolta fondi, con sessioni dedicate alla relazione con investitori e venture capitalist, grazie al supporto di Italian Tech Alliance. 
Per fare scale up, soprattutto nel deep tech, servono più investitori. La fase di ricerca è lunga e richiede molte risorse, oltre a competenze di altissimo livello. Conoscere le logiche dei diversi fondi è quindi essenziale.  
“Negli ambiti deep tech e life sciences – spiega Edoardo Mingozzi di Italian Tech Alliance – il tema degli investimenti è più articolato rispetto ad altri verticali, vuoi per l’ammontare di capitali richiesto già nelle early phase, vuoi per il tempo necessario per arrivare sul mercato, vuoi per il rischio intrinseco connesso con la ricerca di alto livello. Le startup che partecipano al progetto Scale Up Lab rappresentano uno spaccato importante di queste aree e hanno le caratteristiche fondamentali per attirare un investitore: tecnologie di punta, mercati nuovi e in forte crescita e soprattutto team complementari, molto preparati e motivati.” 
Durante il percorso, le startup imparano a distinguere tra diverse tipologie di investitori — da quelli specializzati nel seed funding a quelli focalizzati su crescita e internazionalizzazione — per individuare i partner finanziari più adatti alla propria fase di sviluppo e, di conseguenza, preparare una presentazione solida e focalizzata sulle esigenze dell’investitore. 

4- Un fuori programma: l’esperienza di Aindo, vincitrice dell’EIC Accelerator 2025 
Accanto alle attività principali del percorso, le startup avranno inoltre accesso a un “fuori programma” che aggiunge un tassello di grande valore: la testimonianza diretta di Aindo, PMI innovativa in forte crescita e vincitrice dell’EIC Accelerator 2025 Partendo da questo caso concreto, l’incontro in programma il 27 novembre offrirà una panoramica sulle principali opportunità europee per l’innovazione: dalle linee di finanziamento EIC Pathfinder ed EIC Accelerator – principale strumento dell’Unione Europea per sostenere le innovazioni dirompenti e la crescita delle imprese ad alto potenziale – fino alle possibilità offerte da Horizon Europe, il quadro europeo di riferimento per la ricerca e l’innovazione. Un’occasione preziosa per ascoltare come un’azienda deep tech italiana sia riuscita ad accedere con successo a uno dei percorsi di finanziamento europei più competitivi, comprendendo cosa serve davvero per costruire una candidatura solida e convincente. 

A completare, infine, il percorso è previsto anche un incontro dedicato ai principi ESG, per aiutare le startup a comprendere come gli aspetti ambientali, sociali e di governance influenzino sempre più le scelte strategiche e gli investimenti. Un momento formativo pensato per integrare fin dall’inizio questi pilastri all’interno del modello di business, rendendolo più responsabile, competitivo e allineato alle aspettative del mercato.

Dopo tre mesi di lavoro intenso, formazione mirata e confronti verticali, le 12 startup si preparano ad arrivare al Pitch Day di fine gennaio con una strategia più solida, una proposta di valore affinata e una visione di crescita più chiara. Nel campus di Area Science Park avranno l’occasione di presentare tutto questo a una platea di investitori nazionali e internazionali: un momento decisivo per mettere in campo quanto costruito, distinguersi con forza e giocarsi la possibilità concreta di scalare. 


Il percorso ScaleUp Lab è ideato da Area Science Park per sostenere la generazione di impresa ad alta tecnologia e mette a disposizione un pacchetto di servizi finanziati al 100% tra quelli offerti dal Digital Innovation Hub Europeo IP4FVG-EDIH.  

Le scaleup partecipanti sono: Brots, Emcgems, My Industries, Keyless Technologies, Yeastime Start Up, Soc, Satenlight, Vitalizedx Eu–Personalized Care, Dnaswitch, Asteasier, VZ Compliance. 

Sotto, in foto, alcuni momenti della marshmallow challenge durante la Scale Up Lab Summer School in Area Science Park, campus di Padriciano.

Il progetto IP4FVG-EDIH è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 Componente 2 (M4C2) – Investimento 2.3 – Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

       

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