È possibile efficientare la produzione per garantire la qualità dei prodotti e ridurre al minimo la quantità di scarti e resi?
La risposta a uno degli argomenti più dibattuti all’interno delle aziende quando si affronta la tematica del controllo qualità è sì, grazie agli strumenti di Machine Vision. Una tecnologia che, attraverso l’impiego di telecamere, sistemi ottici e algoritmi, ricava informazioni preziosissime per l’ottimizzazione di prodotti e processi.
Secondo le rilevazioni degli esperti di IP4FVG che si occupano di valutare lo stato delle imprese regionali in relazione agli aspetti tecnologici, gestionali e organizzativi dell’Industria 4.0, sono ancora numerose le realtà del territorio, in particolare PMI, che si basano su sistemi di controllo qualità standardizzati con evidenti limiti e ricadute sull’effettiva qualità dei prodotti e sul numero dei resi.
Il controllo qualità tradizionale prevede infatti analisi visive e prestazionali su campioni di semilavorati effettuati durante le diverse fasi della lavorazione del prodotto. La maggior parte dei controlli qualità nelle PMI è eseguita da operatori che tracciano l’avanzamento delle attività, riportando eventuali anomalie. Un sistema di controllo con degli evidenti limiti in quanto applica il risultato del controllo dei campioni ad interi lotti di produzione, che però possono contenere prodotti difettosi e generare a loro volta resi e costi aggiuntivi per l’azienda produttrice.
Le nuove tecnologie di visione artificiale, tramite telecamere e sistemi ottici installati generalmente lungo la linea produttiva, acquisiscono immagini, individuano caratteristiche del prodotto come forma, dimensione, spigoli e le elaborano attraverso algoritmi di image processing per fornire agli operatori informazioni precise che aiutano a ottimizzare processi e prodotti aziendali.
L’obiettivo, per le imprese manifatturiere che implementano questi sistemi, diventa quello di monitorare in real time gli eventuali scostamenti del processo produttivo rispetto ai requisiti di produzione per ridurre al minimo gli scarti (produzione zero defect) cercando di correggere in tempo reale le variabili che generano variazioni nella produzione e, laddove possibile, automatizzare alcuni processi, partendo proprio dal controllo qualità dei prodotti sui singoli pezzi/componenti prodotti, ad esempio modificando le mansioni degli operatori e istruendo il funzionamento dei eventuali robot posti lungo la linea che operano in funzione dei dati ricevuti.
Tra i benefici a livello di controllo qualità che l’installazione di sistemi di visione artificiale porta alle aziende ricordiamo:
Oltre alle tecnologie di Machine Vision, nel living lab IP4FVG di Udine (presso l’UNIUD HUB Village di via Sondrio 2) è possibile vedere un prototipo per il controllo qualità, dotato di telecamere e sistema embedded per l’acquisizione dei dati, anche nel living lab IP4FVG di Amaro. Tale sistema rileva in linea il diametro di componenti e trasmette tali informazioni alle piattaforme aziendali per una successiva analisi ed elaborazione.
Per prenotare una visita gratuita, scrivi a: contatti@ip4fvg.it
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